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NATURA E DIVERTIMENTO

Campo Imperatore, Assergi (AQ)

Campo Imperatore è sede di un'omonima stazione sciistica, la prima nata sugli Appennini ed una tra le più elevate d'Italia. Gli impianti di risalita, che si sviluppano all'estremità occidentale dell'altopiano, tra la valle detta delle Fontari e il Monte Scindarella, comprendono in tutto 3 impianti che coprono un totale di 15 km di piste da sci per lo sci alpino, cui si aggiungono oltre 60 km per lo sci nordico. Dispone inoltre di uno snow park per lo snowboard, con piste half pipe e boarder cross, e di un anello per lo sci di fondo. Ampia è inoltre la possibilità di sci alpinismo con diversi percorsi disponibili. In quota vi sono un ostello e il già citato Hotel Campo Imperatore. La stazione è collegata a valle dalla funivia del Gran Sasso e dispone di parcheggi e ulteriori strutture ricettive in località Fonte Cerreto[10]. La stazione è unita in comprensorio con le località sciistiche di Campo Felice ed Ovindoli.

Prati di Tivo, Pietracamela (TE)

Prati di Tivo è una località turistica montana della regione Abruzzo, sita nel territorio del comune di Pietracamela, in provincia di Teramo, alle falde nord-orientali del massiccio del Gran Sasso d'Italia. Sede dell'omonima stazione sciistica, posta alla base del versante settentrionale del Corno Piccolo, dista 6 km dal centro storico di Pietracamela e 40 km da Teramo e ricade all'interno del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il sito è meritevole di particolare attenzione paesaggistica, costituendo uno dei luoghi montani più caratteristici e famosi della provincia teramana, nonché uno dei punti di accesso alle maggiori vette del Gran Sasso. Dalla località, circondata da boschi di faggio dell'Aschiero e di mandorlo, è possibile osservare da vicino la parete settentrionale della cima più alta della catena degli Appennini continentali (Corno Grande) e l'asperità del suo aspetto calcareo-dolomitico.

ARTE E CULTURA

San Gabriele, Isola del Gran Sasso (TE)

Il santuario di san Gabriele dell'Addolorata, ai piedi del Gran Sasso, in provincia di Teramo, è tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Una recente classifica lo colloca tra i primi quindici santuari più frequentati del mondo.
Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista San Gabriele dell'Addolorata. La sua fama non conosce confini.
Sono almeno un migliaio le chiese a lui dedicate nei vari continenti. Un casello autostradale, ponti, viadotti, piazze, parcheggi, strade, scuole, ospedali portano il suo nome. Migliaia di persone nel mondo si chiamano Gabriele o Gabriella in suo onore. Un santo che attira ogni anno milioni di pellegrini, affascinati dalla sua vita e richiamati dai numerosi miracoli che Dio continua ad operare per sua intercessione [...]

Castelli, Teramo (TE)

Castelli sorge ai piedi del Gran Sasso a 500 m. s.l.m., in posizione apicale alla vallata del Castelli Vomano, è uno dei paesi più antichi e dell’Appennino teramano.
Il paese è famoso per la sua tradizione nella lavorazione delle ceramiche, molto conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.

Azzinano, Tossicia (TE)

Azzinano di Tossicia (TE) , paese dove vive e lavora la grande pittrice contadina Annunziata Scipione, è un piccolo, tranquillo borgo di Carducciana Memoria, alle falde del Gran Sasso d'Italia.
Dal 10 al 20 agosto annualmente ospita artisti provenienti da varie regioni italiane, che realizzano murales sulle facciate delle case [...]

Castiglione della Valle, Colledara (TE)

Castiglione della Valle, frazione di Colledara (Teramo) posta a circa m.450 s.l.m., è l’antica Castrum Leonis Vallis Sicilianae, conosciuta nei documenti antichi anche come Castrum ad Vallem. Alla fine del 1700 apparteneva alla Diocesi di Penne, era una Baronia e contava ben 1018 abitanti. Affacciata sull’alveo del torrente Sazza, è oggi praticamente disabitata, soprattutto dopo gli ingenti danni causati alla viabilità dalle intemperie dell’inverno e dal terremoto del 6 aprile 2009 che così tanto ha danneggiato anche la zona dell’Aquila. Già presente in un antico documento del 959, era dotata di possenti mura di cinta, di cui oggi sono visibili solo pochi resti, e fu per lungo tempo proprietà dei Conti di Pagliara. La sua storia è legata alla figura di Lucrezia Borgia, che qui trovò rifugio nel 1499 insieme ad Alfonso d’Aragona per sfuggire al Duca Valentino. Fu sede municipale fino alla fine del 1909, poi questa venne trasferita nella vicina Colledara, località che nel 1928 diede ufficialmente il nome al Comune, in sostituzione di Castiglione. Le prime case che si incontrano nell’entrare in paese, dopo aver percorso a piedi circa 1 Km. di una bella strada che attraversa il Parco Naturale del Fiume Fiumetto, sono vecchie e fatiscenti, ma, girato l’angolo, ci accoglie una bella ed ampia piazza medievale. Su di essa si affaccia l’imponente Chiesa di San Michele Arcangelo del XII secolo. Tutt’intorno molte case sono ben ristrutturate, mentre altre, non più abitate da tempo, mostrano ampiamente gli effetti dell’incuria. Su una, insistente su una piazzetta secondaria, si scorgono gli inconfondibili segni della presenza di un antico gafio, elemento architettonico caratteristico delle tecniche edilizie longobarde. Un po’ dappertutto i segni del terribile terremoto: tutto sembra immobile, come in pausa, in attesa che qualcuno torni ad aprire gli scuri delle finestre, a rimettere in moto il piccolo trattore, ad alzare di nuovo la basculante del garage, a diffondere ancora nell’aria l’odore del sugo domenicale.

 
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